Dal 2014, anno in cui la legge di stabilità ha istituito il “Fondo di garanzia per i mutui per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa”, lo Stato Italiano si impegna in prima persona per consentire ai suoi cittadini di investire nel mattone con le spalle un poco più coperte. In questo momento di leggera ripresa dell’interesse verso gli immobili, questo strumento potrebbe rivelarsi un’arma in più a favore di chi desidera una casa in proprietà!

Sebbene il Fondo non sia molto conosciuto, sono diverse le banche nel territorio roncadese che possono accogliere la domanda di accesso allo stesso, effettuata da un mutuatario in cerca di un finanziamento per l’acquisto o la risistemazione di casa. La dotazione complessiva è di circa 650 milioni di Euro, che possono essere incrementati con contributi aggiuntivi da parte di Regioni ed altri enti pubblici.

Non sono molte le regole da conoscere per usufruire di questo vantaggio, ed ora molto brevemente ve le elencherò!

Innanzitutto il Fondo è rivolto ai cittadini italiani che desiderano accendere un mutuo presso un istituto convenzionato (la lista è presente a questo link) col fine di acquistare o ristrutturare un immobile destinato ad abitazione principale prima casa.

La garanzia massima concessa dallo Stato riguarda il 50% della quota capitale del finanziamento ipotecario ottenibile. L’importo massimo del mutuo non deve superare i 250.000 Euro e la banca non potrà richiedere al mutuatario garanzie personali aggiuntive (come quelle prestate da parenti e genitori) oltre alla classica ipoteca sull’immobile ed alle assicurazioni del caso.

I richiedenti non devono essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquisiti per successione ed in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Non esistono limiti di reddito per accedere al Fondo e nemmeno di età.

È però concessa priorità in graduatoria ai mutui erogati a:

  • Giovani coppie, cioè nuclei familiari costituiti da almeno 2 anni con almeno uno dei due membri di età inferiore a 35 anni;
  • Nuclei monogenitoriali con figli minori (genitori single, vedovi o divorziati con almeno un minore convivente);
  • Giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico (tutti quelli che non rientrano nella categoria “contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”);
  • I conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti Autonomi Case Popolari;

A queste categorie di soggetti è inoltre concesso e garantito un tasso globale calmierato.

Anche l’immobile oggetto del mutuo deve avere determinati requisiti: non deve essere di categoria catastale A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) ed A/9 (castelli) e non deve avere caratteristiche di lusso.

Come è intuibile, in particolar modo per i giovani e per i lavoratori con contratti di lavoro che solitamente non assicurano finanziabilità, questa formula è un ottima strada per acquistare o ristrutturare un immobile. Il tasso calmierato inoltre consente maggiore sostenibilità e riduce il costo delle operazioni.

Nel caso in cui vogliate approfondire questo argomento, sono a vostra disposizione per chiarire eventuali dubbi a riguardo ed in ogni caso vi ricordo di chiedere le dovute delucidazioni alla vostra banca di fiducia o agli istituti ai quali vi rivolgerete per ottenere un mutuo ipotecario.

Alla prossima con una nuova notizia immobiliare,

Claudio Stefanini

Agente immobiliare a Roncade

 

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